APPALTI VERDI E CRITERI AMBIENTALI MINIMI NEI CONTRATTI PUBBLICI


APPALTI VERDI E CRITERI AMBIENTALI MINIMI NEI CONTRATTI PUBBLICI

GLI APPALTI VERDI E IL RECENTE D.L. N. 32/2019 (C.D. SBLOCCA-CANTIERI), CONV. IN L. N. 55/2019


ROMA, 12-13 Dicembre 2019


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    ITA rispetta gli obblighi della L. 136/2010 e dispone di conto dedicato, il nominativo del soggetto delegato sarà comunicato in sede di iscrizione.

    Qualora non pervenga disdetta scritta almeno 5 giorni lavorativi prima della data del corso verrà fatturata l'intera quota di partecipazione. In ogni momento è possibile sostituire il partecipante.

    Informativa ex art. 13 e art. 14 regolamento 2016/679/UE

    Programma del corso

    Il contesto comunitario
    – gli appalti pubblici verdi come strumento di politica ambientale dell’Unione Europea: le comunicazioni delle Commissioni 274 del 4 luglio 2001 sulle considerazioni di
    carattere ambientale negli appalti pubblici e 302 del 18 giugno 2003 sulla politica integrata dei prodotti
    – i criteri comuni europei di Green Public Procurement nella Comunicazione (2008) 400 “Appalti pubblici per un ambiente migliore”
    – appalti verdi e modello di economia circolare
    – il libro verde sugli appalti del 2011 e il Manuale su “appalti verdi” della Commissione Europea
    – la promozione dello sviluppo sostenibile e della tutela ambientale nelle fonti comunitarie fino alle Direttive 2014/25/UE, 2014/24/UE e 2014/23/UE, sugli appalti
    pubblici nei settori ordinari, speciali e sulle concessioni
    – la giurisprudenza della Corte di Giustizia: i casi Concordia bus Finland (utilizzo di veicoli a ridotto impatto ambientale) e EVN (fornitura energia proveniente da fonti rinnovabili)

    La legislazione nazionale
    – l’introduzione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nella L. n. 221/2015 (art. 18), nell’art. 34 del D. Lgs. n. 50/2016 e nel Decreto c.d. “correttivo” n. 56/2017
    – l’inserimento delle esigenze ambientali nelle fasi della procedura di aggiudicazione degli appalti pubblici e delle concessioni; principi di proporzionalità, non discriminazione, pertinenza con l’oggetto del contratto, precauzione, accessibilità
    – l’art. 34 del D. Lgs. n. 50/2016 e la questione dell’obbligatorietà dei CAM e delle altre norme del Codice sugli obiettivi ambientali; se sia possibile limitare l’impiego dei CAM (ad es. in base all’importo a base di gara) o introdurli gradualmente
    – la subordinazione del principio di economicità ai valori ambientali nel Codice degli appalti
    – la rilevanza dei CAM negli appalti pubblici: requisiti di qualificazione per la partecipazione alla gara, fattori premianti nella
    valutazione dell’offerta, specifiche tecniche e clausole contrattuali in fase esecutiva
    – la nuova offerta economicamente più vantaggiosa nel Codice degli appalti: il criterio del costo del ciclo di vita, altri fattori premianti di carattere ambientale (ad es. controlli sul livello delle emissioni, manutenzione)
    – gli appalti verdi e il recente D.L. n. 32/2019 (c.d. Sbloccacantieri), conv. in L. n. 55/2019: il ritorno al prezzo più basso, l’incremento della componente economica nella valutazione dell’offerta: ripercussioni sui CAM

    La disciplina attuativa
    – il Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dell’11/4/2008, modificato con DM 4/4/2013: struttura del Piano, obiettivi, settori di intervento, procedura per la definizione dei CAM, Comitato di gestione; linee Guida per l’applicazione del Piano elaborate dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) nel gennaio 2017
    – i decreti del Ministero dell’Ambiente contenenti i CAM: natura amministrativa o regolamentare, efficacia
    – formazione dei bandi di gara e modalità di redazione delle “clausole verdi”: presupposti e condizioni di legittimità; il ruolo dell’“impronta ecologica”
    – la necessità di considerare i CAM nella determinazione della base d’asta (TAR Emilia-Romagna, sent. n. 241/2018)
    – quando un appalto può definirsi “verde”: la definizione di appalto verde secondo il metodo CONSIP
    – il Regolamento per la valutazione dell’impronta ambientale dei prodotti, denominato “Made Green in Italy” adottato dal Ministero dell’Ambiente
    – il problema della formazione delle stazioni appaltanti: il protocollo d’intesa tra il Min. dell’Ambiente e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sottoscritto il 2/08/2017
    – il Protocollo ANAC-Ministero dell’Ambiente
    – il Progetto CreiamoPA

    Questioni applicative
    – distinzione tra i CAM da inserire nella fase di progettazione e quelli richiesti in fase di esecuzione
    – ammissibilità di varianti migliorative con i CAM solo rispetto a progetto a base di gara elaborato nel rispettondei CAM
    – problema dell’aggiornamento dei prezziari regionali per i  materiali per i quali è prevista in progetto l’applicazione dei CAM
    – il cumulo tra certificazione dei CAM e attestazione SOA negli appalti di lavori: la delibera ANAC n. 1129 del 5 dicembre 2018
    – l’accertamento ed il controllo in procedura di gara dei requisiti ambientali: preferenza della certificazione Emas e dei certificati rilasciati da organismi accreditati
    – il possesso della certificazione quale criterio di ammissibilità delle offerte
    – l’etichettatura dei prodotti nell’art. 43 della Direttiva 2014/24/UE
    – possibilità di sostituire la certificazione ambientale con altra idonea documentazione tecnica
    – se il possesso della certificazione relativa al sistema di gestione ambientale sia suscettibile di avvalimento: il parere ANAC
    – omessa dichiarazione nell’offerta dell’impegno al rispetto dei CAM e soccorso istruttorio
    – certificazione ambientale per una parte dell’attività oggetto dell’appalto e riduzione della cauzione
    – rimedi per la mancata applicazione dei CAM negli atti di gara da parte delle stazioni appaltanti: soggetti legittimati ad impugnare il bando (impresa non partecipante; enti esponenziali)
    – la vigilanza ANAC
    – rilevanza dei criteri di sostenibilità ambientale e sociale nell’attività di progettazione e affidamento ai fini della qualificazione della stazione appaltante
    – affidamento di appalto ecocompatibile ma più oneroso: responsabilità contabile o civile del dirigente?

     

    RELATORI
    Fabrizio Fedeli
    Avvocato dello Stato
    Vice Capo Ufficio Legislativo del Ministero dell’Ambiente
    Domenico Ielo
    Studio Legale Associato Ielo Mangialardi

    DATA E SEDE
    Giovedì 12 e Venerdì 13 Dicembre 2019
    Roma – Hotel Bernini Bristol
    Piazza Barberini, 23

    ORARIO
    Primo giorno: 9,00 – 13,00 / 14,30 – 17,00
    secondo giorno: 9,00 – 13,00

    Note organizzative del corso

    Modalità di iscrizione
    Telefonare alla Segreteria ITA (011/56.11.426 – 56.24.402 – 54.04.97).
    In seguito confermare l’iscrizione via e-mail (ita@itasoi.it) o compilare la scheda sul sito www.itasoi.it.

    Quota di partecipazione individuale
    Euro 1.450,00 più IVA
    La quota di partecipazione è comprensiva di documentazione, colazioni di lavoro e coffee-break.
    SONO PREVISTE CONVENZIONI-ABBONAMENTI E CONDIZIONI AGEVOLATE PER ISCRIZIONI MULTIPLE.
    PER INFORMAZIONI CONTATTARE LA SEGRETERIA ITA.

    Modalità di pagamento
    Versamento della quota con:
    – invio di assegno bancario o circolare intestato a ITA Srl;
    – bonifico bancario da effettuarsi presso Banca del Piemonte IBAN: IT55 D030 4801 0000 0000 0088 066

    Prenotazione alberghiera
    La Segreteria ITA è a disposizione dei partecipanti per prenotazioni alberghiere a tariffe preferenziali nei limiti delle disponibilità.

    Disdetta iscrizione
    Qualora non pervenga disdetta scritta almeno 5 giorni lavorativi prima della data dell’evento verrà fatturata l’intera quota di partecipazione. In ogni momento è possibile sostituire il partecipante.

    Codice MEPA
    GA19D192A

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